giovedì 23 dicembre 2010

Lo Yoga nel Tayoqi


Per Yoga non intendo certo soltanto l’utilizzo del corpo attraverso le posture (asana), bensì tutto quel processo da avviare per riportare la mente sotto controllo. Questo per ricomporre la divisione propria dell’essere umano tra mente e corpo, Yoga è unione.
Occorre partire dalla mente, intesa come l’insieme complessivo delle funzioni mentali che ha per oggetto normale il mondo esterno. Lo Yoga si pone l’obiettivo di imbrigliare il flusso mentale rivolto all’esterno, la sua interiorizzazione ed infine la sua dissoluzione alla sorgente.
La postura Yoga che si esercita nel Tayoqi rappresenta un supporto per questo obiettivo, deve divenire stabile e agevole rilassando lo sforzo e immedesimandosi con l’infinito.
Gli ostacoli sono le fonti di distrazione della mente che sono: la malattia, l’indolenza, il dubbio, la negligenza, il languore, l’intemperanza,, l’illusione, il fallimento e la volubilità.

2 commenti:

  1. si, fortuna che ci sono le chiavi per trasformare quegli ostacoli in esercizi, il modo per affrontarli, con il respiro morbido che ci conduce nel rilassamento che si vive contemporaneamente allo sforzo della mente focalizzata, quando il disagio può emergere da una postura inizialmente difficile ... e poi assieme allo yoga ci pensa il taiji nel tayoqi, il gesto rotondo che evita di diventare rigidi (ascetici) e riporta naturalità nello sforzo, dona alla mente così governata le possibilità di un intero spartito dinamico!

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  2. Bella l'immagine dello yoga che ha come obiettivo quello di imbrigliare il flusso mentale rivolto all'esterno..

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