domenica 8 dicembre 2013

Come fare per investire sui sentimenti positivi per arginare schemi comportamentali distruttivi?

E’ la domanda di una giovane ricercatrice a cui rispondo nella maniera seguente.


Occorre innanzitutto espandere la propria consapevolezza.Diventare consapevoli di abitudini emotive negative è necessario perché, a meno di non essere in grado di coglierle e sfidarle quando gli eventi della vita le portano allo scoperto, esse solitamente dominano il nostro modo di percepire e di reagire. 

E più queste emozioni ci ridurranno in loro possesso, più continueranno a ripresentarsi, complicandoci la vita nelle relazioni, nel lavoro, e condizionando il modo in cui vediamo noi stessi. Se ci impegniamo nel lavoro interiore di osservazione dei nostri schemi di comportamento è probabile che iniziamo a vedere noi stessi e gli altri con una nuova onestà mentre gli elementi profondi cominciano a emergere. In questo caso, un atteggiamento compassionevole, vale a dire il desiderio di essere utili non solo noi stessi, ma anche agli altri, diventa essenziale. Senza questo, le verità potrebbero essere  molto più dure da accettare.L'alchimia emotiva ovvero la capacità di modificarci interiormente implica un'empatia verso i nostri pensieri distorti, ma ciò non significa che debba esserci una collusione con queste distorsioni, e neppure che dobbiamo credere in questi modi irrazionali di pensare a noi o agli altri. Significa comprendere le nostre percezioni e come queste siano modificate e fuorviati da significati nascosti.

Questa empatia permette di sviluppare la capacità di accettazione.Con l'accettazione possiamo riconoscere che le cose sono come sono, anche se desidereremmo che fossero altrimenti. Questo ci permette di accettare il fatto che non possiamo controllare la realtà, E da al nostro cuore abbastanza coraggio per restare aperti anche di fronte alle avversità.

L'accettazione e la compassione sono risorse interiori dal valore incommensurabile quando cerchiamo di liberarci dal condizionamento dei nostri schemi profondi, O quando siamo alle prese con le nostre reazioni a situazioni della vita che ci mettono duramente alla prova.

Se non riusciamo a muoverci prescindendo dall'identificazione personale con la nostra sofferenza emotiva o con la nostra confusione, potremmo farci sfuggire una vera opportunità. Dobbiamo essere aperti alle intuizioni più profonde, in grado di ridefinire la nostra percezione limitata di noi stessi, o degli altri. Se siamo sempre invischiati nelle nostre emozioni, rischiamo di perdere l'occasione di rivolgerci a poteri essenziali che abbiamo dentro. Potremmo non riuscire a cogliere messaggi rivelatori veicolari dal dolore e cerchiamo di sopportare. Oppure potremmo incominciare a identificarci troppo con i nostri schemi, piuttosto che a francarcene. È proprio attraverso questa liberazione che possiamo liberare l'energia rimasta intrappolata, che ci permetterà di essere più creativi nella nostra vita, più presenti e più disponibili e anche più utili agli altri.

3 commenti:

  1. In effetti, quando lascio andare l'esser legata ad una teoria o abitudine che mi sta creando tensione e mi blocca, poi tutto riesce di nuovo a scorrere senza attrito, che sballo!

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  2. Grazie per il post, è molto interessante e profondo.
    Non capisco quando parli dici che "l'alchimia emotiva implica un'empatia verso i nostri pensieri distorti"...insomma...capito quali sono i pensieri distorti (che già ce ne vuole) come dobbiamo trattarli?
    Mi sembra molto difficile in una situazione di sofferenza riuscire a rimanere con il cuore aperto...la mia prima reazione è sempre di chiusura..forse la compassione lascia effettivamente per sua stessa ontologia una porta del cuore aperta...

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  3. io ho compreso dalla lettura fatta, che i pensieri distorti vanno accolti e quasi "cocccolati" come se non fossero parti di noi e attaverso l' osservazione, modificati e piano piano ti accorgi che si sciolgono. Ci vuole tanta energia e tanta determiazione.....

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