IL RESPIRO NEL TAI JI QUAN
UNA METODOLOGIA DI LAVORO
Quando non specificato diversamente il respiro si intende dal naso, con la
bocca chiusa e i denti non a contatto.
RESPIRO NATURALE:
Inspiro: gonfio la pancia più possibile, soprattutto nella parte bassa. Questo
fa sì che i polmoni si riempiano dal basso
Espiro: sgonfio la pancia.
Si chiama naturale perchè questo dovrebbe essere il respiro "naturale"
dell'essere umano; solitamente però nell'uomo adulto il respiro a causa di
blocchi, traumi ed abitudini, si ferma ai polmoni o comunque, se non ri-
educato, raramente scende a gonfiare la pancia.
Esercizi:
-per facilitare l'allievo a "sentire" la pancia che si gonfia/sgonfia si può
dare l'indicazione a tenere le mani sulla pancia
-per facilitare l'allievo nell'evitare contrazioni o movimenti inutili di
spalle e torace in questo esercizio si può dare l'indicazione a tenere le
braccia in alto con le mani appoggiate sulla nuca.
RESPIRO MARZIALE:
Inspiro: ritraggo indentro la pancia
Espiro: gonfio la pancia
Questo respiro si usa nella pratica del tai ji, facendo coincidere il momento
dell'espiro con il momento di "attacco" o comunque con un momento in cui
l'energia va canalizzata fuori verso un punto preciso.
UJJAYI
Entrambe le tipologie di respiro possono essere potenziate dalla tecnica "
Ujjayi" che consiste nel contrarre i muscoli alla base del collo, vicino alle
clavicole, in modo da ostruire parzialmente la glottide - il segmento mediano
della laringe che comunica con la regione posteriore del cavo della bocca.
Questa ostruzione fa sì che l'aria, sulle pareti della laringe, provochi un
suono caratteristico, sordo e continuo, sia durante l'inspiro che durante
l'espiro.
ESERCIZIO PER PURIFICARE I POLMONI
Qualunque sia la tipologia di respirazione prescelta, se si fa durare l'espiro
il doppio rispetto all'inspiro (ad esempio contando da 1 a 4 in fase di inspiro
e da 1 a 8 in fase di espiro) i polmoni vengono svuotati a fondo e quindi
purificati.
Corpo, mente, emozioni: esperienze condivise - Body, mind, emotions: shared experiences
Visualizzazione post con etichetta yoga respirazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta yoga respirazione. Mostra tutti i post
venerdì 24 ottobre 2014
Il respiro nel tai ji quan, una metodologia di lavoro.
Etichette:
anidra academy,
La Via,
qi gong,
tai chi,
taiji quan,
tayoqi,
via del guerriero,
yoga,
yoga respirazione
mercoledì 27 agosto 2014
Il mondo nelle frasi di un maestro
Etichette:
anidra academy,
centro emotivo,
centro mentale,
corpo,
La Via,
lavoro su di sè,
tayoqi,
yoga,
yoga respirazione
venerdì 30 maggio 2014
Tai ji al Codirosso
Di seguito il video della giornata di aggiornamento tenuta dal M° Paolo Bendinelli, dedicata al tai ji, che si è svolta presso l'agriturismo "al Codirosso" (Vicchio, FI), il 18 Maggio 2014.
Il prossimo appuntamento "al Codirosso", è stato fissato per sabato 7 Giugno, per informazioni 0185.1835737.
Etichette:
anidra academy,
qi gong,
tai chi,
taiji quan,
tayoqi,
yoga,
yoga respirazione
domenica 28 novembre 2010
Il Respiro
L'attenzione portata al respiro che acquisiamo dallo yoga è uno strumento potente per il governo di sé, consapevolezza, collegamento, salute. Mi ci sono soffermata nei periodi in cui facevo apnea e continuo a impiegare questo strumento regolatore straordinario così intimamente legato alla vita.
In questo periodo porto attenzione al respiro in varie occasioni nella giornata, quando sento aumentare la frenesia nelle cose da fare, quando voglio evitare che meccanismi emotivi inopportuni prendano il sopravvento. Respiro consapevolmente e così prendo contatto con il corpo fisico ed energetico, ritrovo la mia centratura, ma anche impiego il respiro per curarmi, come nelle tradizioni taoiste del qi gong, rinnovando la mia energia.
Pratico la respirazione con il mantra ham - sah che è descritto nel post sulla meditazione, e poi anche:
il “respiro curativo”, caratterizzato da tre tempi con il ritmo 1 - 4 - 2. Inspiro (1) sentendo che sto assorbendo l’energia nutriente e creativa, senza forzature sento ampliarsi la pancia e la schiena sotto il diaframma e raccogliere come in un calice questa energia (Prana). Trattengo (4) e porto l’attenzione alle varie parti del corpo dove sento di distribuire l’energia rigenerante che ho assorbito nell’inspirazione. Espiro (2) sentendo che invio alla terra, in modo che possa trasformarli, le scorie e i dolori che ha prodotto il mio organismo. Respiro dal naso e non conto il tempo nella mente (per evitare che questo intervento riduca l’efficacia della pratica) ma valuto la lunghezza delle fasi o attraverso il mantra, o sentendo il battito del cuore, o a sensazione o contando i passi se sto camminando. per me è una pratica davvero rigenerante!
un’altra pratica che sento curativa efficace e corroborante è la respirazione “a becco di corvo”. arrotolo la lingua ed inspiro aria raffrescata così, deglutisco, applico la ritenzione del respiro e poi espiro dalle narici.
la respirazione "solare e lunare”, alternando le narici destra (solare) e sinistra (lunare) con l’impiego delle dita (pollice e medio). Verifico di avere la schiena in una postura corretta, allineata e poi inspiro dalla narice destra, trattengo e cambio narice, espiro dalla sinistra e poi di nuovo dalla sinistra inspiro e poi cambio narice. Proseguo così, anche inserendo le ritenzioni come nelle respirazioni precedenti.
Quando entra aria, energia pulita mi immagino avvolta in uovo dorato che irradia come un piccolo sole, sento gli elementi aria, terra, fuoco, acqua, etere che vanno a vivificare i corrispondenti che sono dentro di me.
Mi piace praticare la respirazione al mattino, ma essendo una un po’ agitata di natura, la pratico anche quando mi sveglio durante la notte e sento il tutto riprendere il suo equilibrio, mi sono dimenticata così i periodi di insonnia! Il respiro è lo strumento che impiego per calarmi in una dimensione di collegamento nei momenti di contatto più intimi con il mio partner.
buona pratica
In questo periodo porto attenzione al respiro in varie occasioni nella giornata, quando sento aumentare la frenesia nelle cose da fare, quando voglio evitare che meccanismi emotivi inopportuni prendano il sopravvento. Respiro consapevolmente e così prendo contatto con il corpo fisico ed energetico, ritrovo la mia centratura, ma anche impiego il respiro per curarmi, come nelle tradizioni taoiste del qi gong, rinnovando la mia energia.
Pratico la respirazione con il mantra ham - sah che è descritto nel post sulla meditazione, e poi anche:
il “respiro curativo”, caratterizzato da tre tempi con il ritmo 1 - 4 - 2. Inspiro (1) sentendo che sto assorbendo l’energia nutriente e creativa, senza forzature sento ampliarsi la pancia e la schiena sotto il diaframma e raccogliere come in un calice questa energia (Prana). Trattengo (4) e porto l’attenzione alle varie parti del corpo dove sento di distribuire l’energia rigenerante che ho assorbito nell’inspirazione. Espiro (2) sentendo che invio alla terra, in modo che possa trasformarli, le scorie e i dolori che ha prodotto il mio organismo. Respiro dal naso e non conto il tempo nella mente (per evitare che questo intervento riduca l’efficacia della pratica) ma valuto la lunghezza delle fasi o attraverso il mantra, o sentendo il battito del cuore, o a sensazione o contando i passi se sto camminando. per me è una pratica davvero rigenerante!
un’altra pratica che sento curativa efficace e corroborante è la respirazione “a becco di corvo”. arrotolo la lingua ed inspiro aria raffrescata così, deglutisco, applico la ritenzione del respiro e poi espiro dalle narici.
la respirazione "solare e lunare”, alternando le narici destra (solare) e sinistra (lunare) con l’impiego delle dita (pollice e medio). Verifico di avere la schiena in una postura corretta, allineata e poi inspiro dalla narice destra, trattengo e cambio narice, espiro dalla sinistra e poi di nuovo dalla sinistra inspiro e poi cambio narice. Proseguo così, anche inserendo le ritenzioni come nelle respirazioni precedenti.
Quando entra aria, energia pulita mi immagino avvolta in uovo dorato che irradia come un piccolo sole, sento gli elementi aria, terra, fuoco, acqua, etere che vanno a vivificare i corrispondenti che sono dentro di me.
Mi piace praticare la respirazione al mattino, ma essendo una un po’ agitata di natura, la pratico anche quando mi sveglio durante la notte e sento il tutto riprendere il suo equilibrio, mi sono dimenticata così i periodi di insonnia! Il respiro è lo strumento che impiego per calarmi in una dimensione di collegamento nei momenti di contatto più intimi con il mio partner.
buona pratica
Iscriviti a:
Post (Atom)