Lo yoga si sente, se non si sente, non è yoga.
Corpo, mente, emozioni: esperienze condivise - Body, mind, emotions: shared experiences
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mercoledì 27 agosto 2014
martedì 19 agosto 2014
Il mondo nelle frasi di un maestro
-Nella Via, sono le azioni fatte al di fuori dal bisogno che producono risultato.
-Attenersi alle norme evita fallimenti e garantisce risultati.
-L'esperienza metabolizzata è quella che non produce sintomi negativi, la tossicità si manifesta con sintomi fuori dall'esperienza. Entrambe le esperienze, quelle non metabolizzate e quelle fatte per soddisfare la tossicità, non producono risultato.
-Attenersi alle norme evita fallimenti e garantisce risultati.
-L'esperienza metabolizzata è quella che non produce sintomi negativi, la tossicità si manifesta con sintomi fuori dall'esperienza. Entrambe le esperienze, quelle non metabolizzate e quelle fatte per soddisfare la tossicità, non producono risultato.
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venerdì 4 luglio 2014
Condivisione di una ricercatrice. Focus su cose apparentemente di poca importanza, ma che in realtà, alla fine, svelano molteplici aspetti di noi “macchine”.
Mercoledì
2
luglio
2014
Focus
su
cose
apparentemente
di
poca
importanza,
ma
che
in
realtà,
alla
fine,
svelano
molteplici
aspetti
di
noi
“macchine”.
Come
molti
di
noi,
quando
qualcosa
del
comportamento
di
un
altro
mi
muove,
spesso
me
lo
tengo
dentro,
ci
rimugino
e
al
massimo
cerco
di
chiarirmi
a
quattr’occhi
con
l’interessato.
Questo
è
il
tentativo
di
invertire
il
trend
facendo
qualcosa
di
diverso:
condividere.
Spero
che
sia
per
me
l’inizio
di
un
cambiamento.
Grazie
Sara!
Quelli
che
seguono
sono
appunti
del
mio
diario,
li
ho
scritti
per
me
(nel
tentativo
di
comprendere)
e
li
mando
così
come
sono.
Un
minimo
di
premessa
sui
fatti
per
chi
non
ne
è
al
corrente
(è
scontato
che
è
la
cronaca,
per
come
me
la
ricordo
e,
soprattutto,
dal
mio
punto
di
vista!!!):
Durante
l’ultimo
seminario
ho
chiesto
a
Sara
se
potevo
fare
degli
interventi
di
potatura
sulle
rose
del
Mulino.
Mi
c’è
entrata
un’oretta
di
lavoro
poi
ho
dovuto
smettere
perché
avevo
da
fare
le
camere.
L’altro
giorno,
dopo
il
lavoro,
aspettando
la
cena
del
compleanno
di
Giovanna,
mi
sono
presa
un’altra
ora
per
portare
a
termine
quello
che
mi
ero
prefissa
di
fare.
Nel
frattempo
ne
avevo
parlato
anche
con
Giulia
(mi
sono
fatta
l’idea
che
quando
si
tratta
di
rose
bisogna
sempre
conferire
con
Giulia!).
Avendo
inmano
delle
forbici
(o
meglio,
cesoie)
mi
è
venuto
in
mente
che
avrei
potuto
tagliare
anche
quella
che
io
considero
un’erba
selvatica,
che
Sara
ha
lasciato
nei
5
vasi
che
sono
sulla
rampa,
dove
c’è
del
grano
seminato
dai
ragazzini
dello
scorso
anno.
Io
ci
passo
davanti
parecchie
volte
alla
settimana,
a
quei
vasi,
e
tutte
le
volte
li
guardo.
Ora
queste
erbette
sono
andate
a
seme
e,
secondo
me,
dato
che
la
pianta
è
a
fine
ciclo,
si
può
togliere,
così
anche
il
grano
finisce
di
maturare...
poi
sarebbe
bello
che
le
pansè
arancioni,
che
hanno
la
sventura
di
condividere
il
vaso
con
il
grano
e
le
erbe,
riuscissero
a
fiorire!
Queste
erbe
sono
carucce,
ma
un
po’
invadenti,
ben
radicate,
fra
l’altro
sporgono
e
sporcano
abbastanza.
Comunque
ho
sempre
pensato
che
le
avesse
lasciate
Sara
di
proposito,
perciò
non
le
ho
mai
tolte.
L’altro
giorno
(sempre
con
le
forbici
in
mano
– ScissorHands!)
ho
pensato
che
a
questo
punto,
visto
che
si
stanno
seccando,
nessuno
avrebbe
avuto
niente
in
contrario
se
le
avessi
tagliate,
tanto
più
che
anche
il
grano
mi
sembrava
maturo...
Matteo
e
Carlo
sono
al
lavoro
al
Mulino
così
chiedo
conferma
Matte
sulla
maturazione
del
grano,
che
secondo
me
è
da
“mietere”
(mi
fa
sorridere
l’idea
di
“mietere”
del
grano
in
vaso).
Lui
mi
rispondeche
sarebbe
carino
se
lo
facessero
i
ragazzi ,
che
tanto
l’indomani
sarebbero
stati
lì.
Gli
do
atto
che
sarebbe
carino.
Intanto
ho
tagliato
le
erbe
da
uno
dei
vasi,
ma
non
essendo
convinta
dell’effettiva
utilità
di
tale
operazione,
torno
a
dedicarmi
alle
rose,
che
ne
ho
ancora
un
bel
po’
da
ripulire.
(A botta calda, sono ancora infastidita) Poco fa mi telefona Sara per chiedermi se
ho tagliato le erbe da uno dei vasi di grano al Mulino. In sostanza mi dice che devo
chiedere a lei prima di fare qualsiasi intervento sul “Regno Naturale” al Centro,
non esattamente con queste parole, ma il senso alla fine è questoIn conclusione:
“Non tagliare più nemmeno una rosa, niente!”
Secondo quello che dice lei, il mio intervento si doveva l
imitare alle rose, non dovevo permettermi di prendere tale iniziativa e che ora ci sono
dei vasi “monchi” (hopraticamente deturpato il paesaggio..!)
Le cose che mi hanno più dato fastidio sono (anche se non in ordine d’importanza):
> Non mi ha mai telefonato in un anno e mezzo, domani sarò lì e c’è questa urgenza
inderogabile di “punirmi”, perché in sostanza lo scopo della sue telefonara era quello,
l’ho capito alla fine.
>
Mi
ripete
più
e
più
volte
che
non
devo
chiedere
a
Matte,
perché
la
responsabile
è
lei,
nonostante
io
le
abbia
spiegato
per
filo
e
per
segno
più
di
una
volta
che
è
stata
una
mia
iniziativa.
>
Per
ciò
di
cui
sopra,
mi
sento
come
se
mi
si
mettessero
in
bocca
cose
che
non
ho
detto
e
stessi
parlando
al
vento.
>
Mi
sono
alterata
per
questo
e
mi
ha
dato
molto
fastidio
alzare
la
voce
e
perdere
il
centro,
tanto
più
che
lei,
invece,
lei
era
abbastanza
fredda,
dall’
“alto
della
sua
posizione”.
>
Il
fatto
di
aver
reagito
mi
ha
fatto
immediatamente
sentire
debole,
priva
di
potere
su
me
stessa.
>
Lei
ha
concluso
dicendomi
praticamente
di
non
permettermi
più
di
tagliare
neanche
una
rosa...
Quello
di
potare
le
rose
per
me
era
stato
il
più
bel
lavoro
fatto
al
centro
negli
ultimi
anni,
può
sembrare
assurdo,
ma
è
proprio
così!
A
me
piace
tanto
fare
questo
tipo
di
lavoro,
mi
rilassa,
mi
ricarica,
mi
dà
soddisfazione.
Poi
avevo
passato
un’ora
o
due
al
sole
e
all’aria
aperta.
>
Ora
questo
ricordo,
questa
sensazione,
rischiano
di
essere
“macchiate”
a
vita
da
questo
diktat?
Devo
forse
essere
privata
a
vita
del
piacere
di
fare
del
giardinaggio
(se
capiterà
ancora
che
avrò
il
tempo)?
>
Una
volta
finita
la
telefonata
(ancora
infuenzata
dalla
rabbia
e
dal
dispiacere)
ho
riflettuto
su
un
fatto
e
adesso
ne
sono
anche
più
convinta,
che
è
tutta
una
questione
di
potere
e
anche
di
ruoli.
>
Lei
ha
voluto (secondo
me,
in
maniera
spropozionatamente
pesante)
far
valere
il
suo
potere
su
di
me
(ma
aquanto
pare,
soprattutto
su
Matte).
Io
mi
sono
sentita
schiacciata
anche
tra
loro
due.
>
Probabilmente
io
rappresento
uno
degli
“ultimiavamposti”,
per
cui
se
c’è
bisogno
di
far
valere
delle
“ragioni”
ci
si
può
“servire
“
di
me,
che
tanto
più
io
presto
il
fianco
in
qualche
modo,
non
foss’altro
che
per
le
mie
reazioni.
[Premetto
che:
ho
tagliato
delle
erbe
selvatiche
arrivate
a
seme
-per
cui
a
fine
ciclo-‐che
sporgono,
sporcano,
ci
struscio
tutte
le
volte
che
passo
di
lì
coi
borsoni
di
biancheria
e
ci
devo
spazzare
(io
e
nessun’altro,
checché
ne
dica
lei,
che
forse
c’avrà
spazzato
una
volta!).
Tali
piante,
che
non
sono
neanche
particolarmente
belle,
soffocano
delle
pansè
arancioni
che
fiorirebbero
altrimenti,
in
mezzo
al
grano
–
grano
e
pansè
che
forse
non
ci
sarebbero
neanche
se
qualche
mese
fa
non
le
avessi
liberate
dal
marciume
che
le
soffocava.]
Ma
torniamo
alle
questioni
di
potere...
>
Io
mi
sento
privata
della
possibilità
di
“intervenire”
in
un
ambito
che
a
me
dà
piacere
e
per
il
quale
ritengo
di
avere
un
minimo
di
talento
e
di
competenze
(non
professionali,
non
riconosciute,
ma
di
fatto
per
anni
ho
mantenuto
a
posto
Collungo
e
qualcosina
l’ho
fatta
anche
da
quando
sono
qui,
per
cui
ho
le
mie
idee
in
fatto
di
piante:
forse
questo
lei
lo
percepisce
come
una
specie
di
minaccia?
>
Infine,
ma
non
certo
meno
importante,
c’è
il
fatto
che
mi
sento
come
se
lei
mi
si
fosse
“rivoltata
contro”,
quando
invece
la
sentivo
vicina
(
anche
se
è
già
da
un
po’
che
mi
sembra
che
qualcosa
sia
cambiato,
però
non
mi
pare
che
nasca
da
me...).
Altre
considerazioni:
Forse
io
mi
sento
“mancante
di
potere”?
Sì,
nel
momento
in
cui
mi
sento
“mossa”
e
mi
ci
arrabbio.
In
effetti
avrei
pianto
di
rabbia,
dispiacere,
senso
d’impotenza...
ma
anche
questa
è
una
reazione
abnorme!
In
fin
dei
conti
avrei
solo
dovuto
molto
bonariamente
“mandarla
a
cagare”,
farmi
due
risate
e
chiudere
la
conversazione
con
una
battuta.
Mi
piacerebbe
tanto
essere
così,
leggera!
Invece
in
qualche
modo,
ho
sentito
qualcosa
che
“toccava
la
mia
identità”
-‐dicasi
anche
identificazione!
Mi
si
dice
che
sono
“scorretta”
(quando
a
me
sembrava
di
aver
chiesto
tutti
permessi
–a
lei,
a
Giulia).
Mi
si
fa
notare
che
ho
fatto
“una
cosa
che
non
si
fa”(es.:
tagliare
erbe
non
richieste),
per
cui
forse
sono
reputata
“inaffidabile”
(?!).
Mi
si
dice
che
non
devo
“avere
delle
idee”in
un
ambito
che
non
è
“il
mio”
(ognuno
giochi
nel
suo
portone!
–cioè
“non
voglio
giocare
con
te”),
per
cui
mi
sento
rifiutata.E’
ancora
tutto
lì,
dall’infanzia...(?)
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martedì 17 giugno 2014
I cambiamenti e i neuroni specchio
Il
nostro cervello si trova completamente immerso in una rete elettromagnetica.
Ogni neurotrasmettitore e carica elettrica neuronale dei cervelli intorno a noi
libera continuamente onde elettromagnetiche a 360° sferici, di una precisa e
determinata frequenza, che si è constatato scientificamente dipendere
fondamentalmente dalla propria alimentazione. Per alimentazione non si deve
intendere solo il cibo materiale ma anche I pensieri le emozioni che
attraversano ognuno di noi.
Tutto
ciò, se per un verso rappresenta una fonte di sicurezza per la sopravvivenza
della specie, rende qualsiasi cambiamento impossibile se non si cambia anche il
gruppo di appartenenza. In altri termini qualsiasi cambiamento, in un contesto
sociale di persone che sono assolutamente diverse, dopo un periodo più o meno
lungo è destinato a rientrare.
Infatti
il nostro cervello, proprio per il principio della minima energia, è costretto
a risintonizzarsi con la frequenza degli altri. Questo accade senza che neanche
ce ne accorgiamo, gradualmente ed inconsciamente.
Il “meccanismo mirror” determina una quasi costrizione all’imitazione. Il
meccanismo mirror si è sviluppato nei milioni di anni
anche a PROTEZIONE del
livello alimentare di minima energia raggiunto.
giovedì 22 maggio 2014
GLI AMMORTIZZATORI E LA COSCIENZA
Fortunatamente per l'uomo, per la sua pace e il suo sonno lo stato di coscienza è molto raro. Sin dalla più tenera età, gli "ammortizzatori" hanno cominciato a svilupparsi e a fortificarsi in lui, togliendogli progressivamente tutte le possibilità di vedere le sue contraddizioni interiori. In tal modo, non vi è il minimo pericolo di un risveglio improvviso. Il risveglio è possibile solo per quelli che lo cercano, lo vogliono e sono pronti a lottare con sé stessi, a lavorare su sé stessi molto a lungo e con perseveranza per ottenerlo. A questo scopo, è necessario distruggere gli ammortizzatori, cioè andare incontro a tutte le sofferenze interiori, che sono legate alla sensazione delle contraddizioni. Inoltre, la distruzione degli ammortizzatori esige di per sé un lunghissimo lavoro, e l'uomo deve acconsentire a questo lavoro, comprendendo bene che il risveglio della sua coscienza si accompagnerà a tutti i disagi e a tutte le sofferenze immaginabili.
Ma la coscienza è il solo fuoco che possa far fondere insieme tutte le componenti dell'essere umano, e creare l'unità che l'uomo non possiede nello stato nel quale incomincia a studiare sé stesso.
Il concetto di coscienza non ha nulla in comune con quello di moralità. La coscienza è un fenomeno generale e permanente e non è possibile che in assenza degli ammortizzatori.
Ma la coscienza è il solo fuoco che possa far fondere insieme tutte le componenti dell'essere umano, e creare l'unità che l'uomo non possiede nello stato nel quale incomincia a studiare sé stesso.
Il concetto di coscienza non ha nulla in comune con quello di moralità. La coscienza è un fenomeno generale e permanente e non è possibile che in assenza degli ammortizzatori.
martedì 6 maggio 2014
Tayoqi prima sezione
Il Tayoqi è una disciplina che integra sinergicamente il tai ji quan, lo
yoga e il qi gong.
Frutto del lavoro ultra trentennale del maestro Paolo Bendinelli nel campo delle arti marziali e delle discipline orientali.
In questo video è ripresa la prima sezione del tayoqi.
Per maggiori informazioni su questa disciplina potete cliccare sull'etichetta "tayoqi" per leggere tutti i post dedicati all'argomento.
Il tayoqi fa parte dei percorsi formativi di Anidra Academy per l'insegnamento e/o il conseguimento della qualifica di operatore olistico certificato.
Frutto del lavoro ultra trentennale del maestro Paolo Bendinelli nel campo delle arti marziali e delle discipline orientali.
In questo video è ripresa la prima sezione del tayoqi.
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mercoledì 2 aprile 2014
LO SPAZIO DENTRO LA CONFUSIONE
Quando la mente è confusa dai pensieri e imbrigliata nelle reattività, veniamo strappati via dal presente, incapaci di vedere la possibilità di apertura che essa possiede naturalmente.
Il suo stato naturale è una consapevolezza aperta, chiara e luminosa, che riflette come uno specchio tutto ciò che riguarda la nostra esperienza. E, come uno specchio, la mente ha la capacità di rimanere indifferente alle immagini che in lei appaiono.
Questa naturale consapevolezza è come uno spazio: i nostri pensieri, sentimenti, e ricordi nascono in questa ampiezza. Abituare le nostre menti alla meditazione porta a risvegliare questa consapevolezza aperta e naturale.
Ma l'intrecciarsi delle nostre abitudini mentali ed emotive, riempie tutto lo spazio. Così quando cerchiamo di vedere con più chiarezza qualche circostanza della nostra vita, spesso la mente finisce per perdersi nella proliferazione di pensieri, interpretazioni, reazioni a interpretazioni, ripensamenti e così via: la riempiamo di concetti che riguardano l'esperienza, ma finiamo con l'essere ancora più confusi. Quando la nostra mente smette di correre all'impazzata e si calma, attraverso la pratica della meditazione, durante un seminario, o semplicemente grazie a una passeggiata in mezzo alla natura, è facile che riusciamo a vedere le cose con più chiarezza, in una nuova prospettiva. Le intuizioni relative ai problemi emergono con più facilità quando la mente esce dal suo stato di confusione.
martedì 4 febbraio 2014
LA VIA PER LA CRESCITA INTERIORE INCONTRA NODI IL CUI SUPERAMENTO CI IMPEGNA IN PROFONDITA' CONSUMANDOCI MOLTE RISORSE.
Ciao Paolo,
dunque, un aggiornamento. è un momento molto faticoso. mi trovo a lottare giornalmente con stati di depressione o scoramento, cosa che non è usuale per me. cerco di non farli "entrare", di non lasciare spazio, con successo, direi, ma appunto tutto questo mi consuma energia. impegnarmi nei progetti e nel lavoro quotidiano mi sembra l'antidoto migliore a queste emozioni.
Mi sento ad un punto cruciale. ho visto di quale merda sono fatte alcune parti, e ho visto a cosa portano. non voglio assolutamente quel tipo di risultati, non voglio fare del male, né agli altri né a me stesso. voglio essere aperto, visibile, non voglio potere su qualcuno ma voglio il controllo su di me.
Forse a questo punto mi manca una strategia precisa, ma questa voglio concordarla con te o che sia tu a definirla, visto che la mia visione non è chiara.
Unica cosa che riesco a fare è fare un parallelo col lavoro esterno, quindi mettere massima attenzione a tutto, ai dettagli, fino al più piccolo, affrontare di petto quegli aspetti del lavoro che sento "naturalmente" di sfuggire. osservo comunque che faccio fatica ad alzarmi la mattina, mi sento proprio stanco, e anche la compulsione sul cibo rispetto all'aspecifico ha dei momenti in cui si fa proprio difficile, tipo per una settimana mi spinge fortemente, quella dopo invece non è così sensibile.
giovedì 28 luglio 2011
LA SCIENZA APRE GLI OCCHI
Il DNA emette e trasmette segnali ellettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, questo è il risultato di uno studio italo-francese pubblicato sul prestigioso "Journal of Physic".
Tale scoperta pone la scienza in una posizione meno lontana dalle conoscenze delle antiche tradizioni. Resta ora di dimostrare scientificamente come sia possibile modificare il proprio dna attraverso l'uso di appropriati sentimenti.
Per saperne di più...
lunedì 4 luglio 2011
Il Corpo Emotivo.Gli Abitanti del Mondo Astrale (terza parte)
Dobbiamo tener presente che abitanti o esseri di tante classi differenti esistono in tutti i piani della creazione. Come nel piano fisico esistono innumerevoli esseri vivi, così pure nel piano astrale e negli altri, ci sono infinità di vite, che esistono, evolvono e si districano normalmente nel loro proprio ambiente naturale. Gli Abitanti astrali possono dividersi, più o meno, in due tipi: Gli umani, e quelli che non lo sono. E dentro questa divisione troveremo quelli che propriamente abitano questo piano, ed i visitatori che sporadicamente lo visitano o realizzano vari tipi di lavoro. In questo piano troviamo quelli che sono deceduti recentemente, troviamo anche quelli che lasciano il corpo fisico durante il sonno e vagano per il piano astrale addormentati, senza coscienza sveglia. Ci sono qui anche i Discepoli e gli Adepti che entrano in detto mondo volontariamente e, con una forma completamente cosciente, realizzano qualche lavoro spirituale o di apprendistato. Qualunque individuo può uscire con il corpo astrale, indipendentemente dalla sua evoluzione spirituale, perché l’apprendimento delle procedure psichiche per realizzare questa esperienza non dipende dal grado di evoluzione spirituale. Si dovrà, però, prestare la massima attenzione perché uscire dal corpo fisico senza un addestramento specifico può esporre a notevoli rischi.
giovedì 23 giugno 2011
IL PIANO EMOTIVO O “ASTRALE” (seconda parte)
La materia del Piano Astrale agisce come trasmettitrice degli impulsi emozionali, come il Sentimento, la percezione del piacere e il dolore, del gradimento e il fastidio, così, come dei Desideri, le aspirazioni, l'Amore, l'odio, ed ogni tipo di emozione. Questa è la ragione per la quale al Piano Astrale lo si conosce anche come il Piano Emozionale o dei Desideri. Ogni oggetto fisico possiede materia Astrale anche se non esiste una correlazione diretta tra le particelle dell'oggetto fisico e quelle della sua controparte astrale che si trovano in continuo movimento. Negli esseri viventi questa controparte si deteriora per disgregazione dopo la morte fisica. Nel caso degli oggetti inanimati, la controparte si deteriora quando si deteriora l'oggetto fisico. Il livello astrale è fluido e rende possibile che un oggetto puramente astrale possa essere mosso da un essere astrale, ma non la controparte astrale di un oggetto fisico a cui questa si trova unita indissolubilmente . Una persona che è capace di uscire coscientemente dal Corpo, (proiezione astrale), può percepire questa realtà con molta più nitidezza ed essere cosciente, anche, della mancanza di gravità e di altre leggi, puramente fisiche.
Il Piano Astrale è suddiviso a sua volta in Sette livelli differenti, con molte differenze tra gli inferiori e i superiori. Nei piani inferiori troviamo un grande e nebulosa esistenza: è il mondo degli incubi, dell'odio, dei desideri più gretti e miserabili dell'umanità. È lo stato in relazione con quello che i cristiani considerano l'inferno, un livello dove i suoi abitanti, assolutamente privi di speranza, sono soggetti a molte sofferenze non come un castigo, ma come conseguenza naturale di un “involucro aureo negativo”. È importante comprendere che ogni Piano o livello inferiore sta dentro ogni essere umano, e che non è necessario "morire" o lasciare il corpo fisico per sperimentare detti livelli. Il Cielo e l'Inferno stanno dentro l'uomo, sono il suo proprio bagaglio interiore. L’inferno è il suo stato di coscienza distorto e abbrutito per le intenzioni e i desideri più distruttivi, e solo da lui dipende salire o scendere di grado spirituale. In realtà sono molti gli individui che con questo comportamento attraggono continuamente, per legge di Affinità, questi piani inferiori del Piano Astrale.
lunedì 13 giugno 2011
IL PIANO EMOTIVO O “ASTRALE” (prima parte)
Il piano emotivo, conosciuto anche come “astrale”, è il piano forse più importante per il suo ruolo strategico all’interno della struttura dell’essere umano ai fini della realizzazione di sé. In questo livello il mondo appare molto differente dal mondo fisico, la materia è molto più sottile dell'eterica, e dotata di una speciale vitalità e mobilità. Si tratta dunque di una materia in movimento incessante che adotta tutte le forme immaginabili con vertiginosa rapidità, passando continuamente da una a un'altra, e rifulgendo con infinità di sfumature cromatiche, compresi molti colori non conosciuti. La luce solare nel piano astrale produce un effetto molto differente che nel piano fisico. Esiste qui una Luminosità Diffusa che non procede da nessuna direzione determinata, essendo la materia astrale luminosa di per sé, non esistendo in quel livello l'assoluta oscurità, né le ombre. La visione in questo Piano è ugualmente molto differente da quello fisico, poiché ogni oggetto si percepisce contemporaneamente da tutti i suoi lati, tanto esteriormente come interiormente. Ugualmente si osservano le particelle che compongono l'atmosfera, le Aure degli Esseri, ed i quattro livelli inferiori della Materia Eterica, oltre ai colori ultravioletti, infrarosso, e tutti quanti agiscono come complementari dei colori ordinari che la nostra visione comune non percepisce; per questa ragione questo piano viene anche denominato "astrale" in riferimento a "stellato" "luminoso."
giovedì 2 giugno 2011
Caratteristiche della Materia Eterica
Al livello eterico, visibile da coloro che possiedono sviluppata la chiaroveggenza di questo livello, si possono percepire una gamma cromatica molto maggiore di quella che normalmente si registra nei primi tre piani inferiori. Da questa prospettiva, i gas sono visibili, come gli eteri, germi, infezioni, batteri, virus, eccetera. Ogni zona geografica specifica possiede la sua propria natura ed atmosfera eterica, costituita per i diversi eteri e le creature che li abitano (spiriti della natura). Queste atmosfere peculiari, positive o negative secondo i casi, hanno una ripercussione specifica sui corpi eterici e la fisiologia a quel livello, delle persone che risiedono o attraversano quella zona.
Esistono Maree di Materia Eterica, come esistono nell'acqua del mare, ed i suoi momenti di cambiamento coincidono col mezzogiorno e la mezzanotte. Ugualmente esiste una complessa Rete di correnti Magnetiche che circolano, con diversi tracciati, nello spazio esterno, e nel caso del nostro pianeta da un polo all’altro, e che possiedono un enorme potere di trascinamento e spinta, suscettibile di essere utilizzato quando si dominano le conoscenze e i mezzi adeguati, come è il caso degli Ufo che utilizzano queste correnti per i loro spostamenti ad incredibile velocità. Anche nell'antica e millenaria scienza dell'agopuntura che finalmente è stata accettata ufficialmente dalla medicina, si lavora a livello eterico, dove le energie fluiscono in migliaia di meridiani dentro il corpo umano, invisibili all'occhio, ma realmente precisi nella loro organizzazione.
mercoledì 18 maggio 2011
IL PIANO FISICO
L'essere umano può sperimentare fino a sette piani di realtà, il piano fisico è il più denso ed il più evidente.È soggetto a più Leggi che gli altri sei superiori, poiché man mano si ascende in livelli (vibrazione), minore è la pressione esercitata sulla materia. La composizione della sua Sostanza, è la più grossolana e concreta, essendo pertanto il piano inferiore della creazione.
Tutti i Piani hanno sette tipi di densità differenti chiamati normalmente piani inferiori. Perciò, il Piano Fisico è composto da diverse densità, sette in totale. Prima di tutto, dobbiamo ricordare che quanto più elevato è un piano inferiore più rapido è il livello vibratorio della materia che gli corrisponde.
La scienza moderna ne conosce unicamente quattro: il Solido, il Liquido, il Gassoso ed il Plasmatico. Il quarto stato della materia fisica è oggigiorno un ritrovamento della scienza, che sta studiandolo con molto interesse: l'eterico
Oltre questi ne esistono altri tre, sebbene si presuppone la possibilità che il "Plasma" conosciuto per la scienza includa anche questi ultimi stati e faccia in realtà riferimento alla totalità della Regione che occultamente è stata chiamata Eterica.
venerdì 6 maggio 2011
Oltre i sensi fisici
I nostri sensi fisici, sono come finestre aperte al mondo esterno che permettono all'Abitante Interno di scorgere una piccola porzione della Realtà. Oltre questa frazione, troviamo altre "Realtà" più profonde e vere, siano esse chimiche, atomiche o spirituali, delle quali i nostri cinque sensi, per se stessi, non ne sanno nulla.
Poco a poco cominciamo a comprendere che viviamo in un mondo di Illusione che ha poca somiglianza con la realtà. Certamente ci sembra di vedere molte stelle nel cielo, ma chissà, molte di esse sparirono migliaia di anni fa, anche se la sua luce continua ancora viaggiando per lo spazio. Per altro ci sembra che il nostro corpo sia solido, ma la scienza ci dice che tutta la materia realmente solida che contiene può essere contenuta in un ditale.
Tale è, per esempio, il principio fondamentale della Chiaroveggenza. Ci circondano molti tipi di vibrazioni alle quali l'essere umano in generale non può rispondere. È cieco, incosciente, rispetto ad una parte dell'universo, disposto a rivelarglisi se fosse in grado di rispondere alle sue vibrazioni. Ma il Chiaroveggente risponde e pertanto Vede più del mondo reale di chi non lo è. Ovviamente non tutti i chiaroveggenti sono uguali nel rispondere al mondo invisibile: alcuni vedono poco ed altri molto; alcuni acquisiscono un concetto chiaro di quello che vedono ed altri confuso ed incoerente. Ma il principio della chiaroveggenza è esattamente lo stesso della visione ordinaria. Non conosciamo ancora che sviluppo speciale dei nervi e dei centri cerebrali è necessario per rispondere alle vibrazioni del mondo invisibile, ma la scienza del domani ce lo dirà, scoprendoci scientificamente la "Fisiologia Nascosta del Cervello" e metterà il meccanismo della chiaroveggenza più alla nostra portata di quanto lo sia oggi.
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