L'Umore
tinge tutto quello che hai, tutto quello che sei, tutto quello che fai. Per ciò,
prima ancora di pensare, parlare od agire fa sì che l'Umore abbia molto a che
vedere con l'Amore.
Ciò che si versa nella mente
opera.
Ogni problema nasce non con una
ma infinite soluzioni.
La più breve frase che
pronunciamo è un tesoro di informazioni su di noi
Doma te stesso pur lasciandoti
libero!
Quando leggiamo scriviamo dentro
di noi, quando scriviamo leggiamo dentro di noi.
A sollevare problemi si è tutti
bravi; è a trovar soluzioni che si è sempre in pochi.
Se hai fretta è perché non stai
facendo la cosa giusta.
-chi ama, ama
-la tecnica principe per svegliarsi è la presenza a se stessi, l'arte di osservarsi
-la paura di essere abbandonati è disistima verso se stessi
-gli altri vanno sentiti, non pensati
"Seguire un percorso di evoluzione interiore è impegnativo. Cambia la vita. Perchè
la vita stessa viene completamente messa in gioco:è come se si
prendesserp i vari pezzetti di sè, si mettessero su un tavolo, e si
iniziasse a guardarli. Alcuni pezzetti li teniamo nascosti e speriamo
non vengano mai fuori, altri non li conosciamo neppure noi e ci
stupiscono quando emergono, altri ci fanno così paura che solo per avere
il coraggio di guardarli ci vogliono mesi, anni. Ma prima o poi escono tutti e ce li troviamo lì davanti. Con
l'aiuto della Guida si fa pulizia: si butta via la roba inutile, si
aggiusta quella con imperfezioni, si spolverano dei pezzi e, a volte, si
scoprono diamanti. E piano piano i pezzi utili, una volta aggiustati o
sistemati (se necessario) tornano a posto. Ma fa male, soprattutto
all'inizio, perchè tutti quei pezzetti sono parte di noi e permettere
che gli altri li vedano, avere il coraggio di gettarli o modificarli, è
doloroso. E il Percorso non si fa solo durante il seminario mensile:
una volta tirati fuori, i pezzetti di sè, reclamano, urlano, vogliono
attenzione. E la vita diventa il Percorso e viceversa. A volte questa fatica si vede. Quindi
capita che gli amici, le persone che ci stanno vicine ma non abbastanza
da sentire quello che sentiamo noi per il Percorso e la Guida, ci
chiedano: ma perchè lo fai? Se soffri, se fai fatica...la tua vita
ordinaria va bene, è perfetta...chi te lo fa fare? E la mia risposta è stata, dal primo momento e lo è sempre e sempre di più: "perchè
facendo questa Scelta io mi sento sempre come nell'estate della
maturità, quando senti che hai infinite possibilità davanti a te, che
nulla ti è precluso e tutto è possibile." E questa sensazione, una
volta riemersa, è uno di quei pezzettini che tornano al loro posto e a
cui non vuoi rinunciare mai più e per cui sei disposto a tutto."
Questa mail, inviata ad un Maestro a circa 20 anni da un breve ed unico incontro con un allievo, dimostra come i semi della consapevolezza germoglino sempre, al di là del tempo e dello spazio.
"Ciao Paolo mi chiamo Sandro e ho 36 anni. Ci siamo conosciuti
quando ne avevo 15, in Sardegna insieme ad un altro maestro di tachi di nome Luigi....ti parlai dei miei viaggi fuori dal corpo....poi le nostre strade si
divisero, quell'incontro ha segnato la mia vita e lo ricordo con
piacere....siamo tutti in cammino...n'amaste. Grazie anche se sono passati 20
anni o poco piú."
IL RESPIRO NEL TAI JI QUAN
UNA METODOLOGIA DI LAVORO
Quando non specificato diversamente il respiro si intende dal naso, con la
bocca chiusa e i denti non a contatto.
RESPIRO NATURALE:
Inspiro: gonfio la pancia più possibile, soprattutto nella parte bassa. Questo
fa sì che i polmoni si riempiano dal basso
Espiro: sgonfio la pancia.
Si chiama naturale perchè questo dovrebbe essere il respiro "naturale"
dell'essere umano; solitamente però nell'uomo adulto il respiro a causa di
blocchi, traumi ed abitudini, si ferma ai polmoni o comunque, se non ri-
educato, raramente scende a gonfiare la pancia.
Esercizi:
-per facilitare l'allievo a "sentire" la pancia che si gonfia/sgonfia si può
dare l'indicazione a tenere le mani sulla pancia
-per facilitare l'allievo nell'evitare contrazioni o movimenti inutili di
spalle e torace in questo esercizio si può dare l'indicazione a tenere le
braccia in alto con le mani appoggiate sulla nuca.
RESPIRO MARZIALE:
Inspiro: ritraggo indentro la pancia
Espiro: gonfio la pancia
Questo respiro si usa nella pratica del tai ji, facendo coincidere il momento
dell'espiro con il momento di "attacco" o comunque con un momento in cui
l'energia va canalizzata fuori verso un punto preciso.
UJJAYI
Entrambe le tipologie di respiro possono essere potenziate dalla tecnica "
Ujjayi" che consiste nel contrarre i muscoli alla base del collo, vicino alle
clavicole, in modo da ostruire parzialmente la glottide - il segmento mediano
della laringe che comunica con la regione posteriore del cavo della bocca.
Questa ostruzione fa sì che l'aria, sulle pareti della laringe, provochi un
suono caratteristico, sordo e continuo, sia durante l'inspiro che durante
l'espiro.
ESERCIZIO PER PURIFICARE I POLMONI
Qualunque sia la tipologia di respirazione prescelta, se si fa durare l'espiro
il doppio rispetto all'inspiro (ad esempio contando da 1 a 4 in fase di inspiro
e da 1 a 8 in fase di espiro) i polmoni vengono svuotati a fondo e quindi
purificati.
-Bisogna dare valore alle piccole cose, alle piccole sensazioni
-Se non sorridi, perdi un'occasione
-Quando il meccanismo esterno è molto forte, la motivazione "via da" è necessaria
- Ciò che accade fuori è dentro di noi.
- Attiriamo ciò che siamo
- Tutto ciò che è grande si costruisce dal piccolo
- Una rotta sbagliata, anche di pochissimi gradi, con il tempo ci porta lontano dall'obiettivo. "Pochi gradi" sono piccole azioni quotidiane che consideriamo trascurabili
- Il giudizio è una colpa, perchè significa non accettare ciò che è, mentre tutto ciò che è ha una causa
- L'esperienza può liberare o rinchiudere; rinchiude se sbagliamo l'archiviazione. Un esempio di archiviazione sbagliata dell'esperienza è darne un senso oggettivo
- Nel mondo non c'è nulla di uguale
-Nella Via, sono le azioni fatte al di fuori dal bisogno che producono risultato. -Attenersi alle norme evita fallimenti e garantisce risultati. -L'esperienza metabolizzata è quella che non produce sintomi negativi, la tossicità si manifesta con sintomi fuori dall'esperienza. Entrambe le esperienze, quelle non metabolizzate e quelle fatte per soddisfare la tossicità, non producono risultato.
Il
nostro cervello si trova completamente immerso in una rete elettromagnetica.
Ogni neurotrasmettitore e carica elettrica neuronale dei cervelli intorno a noi
libera continuamente onde elettromagnetiche a 360° sferici, di una precisa e
determinata frequenza, che si è constatato scientificamente dipendere
fondamentalmente dalla propria alimentazione. Per alimentazione non si deve
intendere solo il cibo materiale ma anche I pensieri le emozioni che
attraversano ognuno di noi.
Tutto
ciò, se per un verso rappresenta una fonte di sicurezza per la sopravvivenza
della specie, rende qualsiasi cambiamento impossibile se non si cambia anche il
gruppo di appartenenza. In altri termini qualsiasi cambiamento, in un contesto
sociale di persone che sono assolutamente diverse, dopo un periodo più o meno
lungo è destinato a rientrare.
Infatti
il nostro cervello, proprio per il principio della minima energia, è costretto
a risintonizzarsi con la frequenza degli altri. Questo accade senza che neanche
ce ne accorgiamo, gradualmente ed inconsciamente.
Il “meccanismo mirror” determina una quasi costrizione all’imitazione. Il
meccanismo mirror si è sviluppato nei milioni di anni anche a PROTEZIONE del
livello alimentare di minima energia raggiunto.
Di seguito il video della giornata di aggiornamento tenuta dal M° Paolo Bendinelli, dedicata al tai ji, che si è svolta presso l'agriturismo "al Codirosso" (Vicchio, FI), il 18 Maggio 2014.
Il prossimo appuntamento "al Codirosso", è stato fissato per sabato 7 Giugno, per informazioni 0185.1835737.
Fortunatamente per l'uomo, per la sua pace e il suo sonno lo stato di coscienza è molto raro. Sin dalla più tenera età, gli "ammortizzatori" hanno cominciato a svilupparsi e a fortificarsi in lui, togliendogli progressivamente tutte le possibilità di vedere le sue contraddizioni interiori. In tal modo, non vi è il minimo pericolo di un risveglio improvviso. Il risveglio è possibile solo per quelli che lo cercano, lo vogliono e sono pronti a lottare con sé stessi, a lavorare su sé stessi molto a lungo e con perseveranza per ottenerlo. A questo scopo, è necessario distruggere gli ammortizzatori, cioè andare incontro a tutte le sofferenze interiori, che sono legate alla sensazione delle contraddizioni. Inoltre, la distruzione degli ammortizzatori esige di per sé un lunghissimo lavoro, e l'uomo deve acconsentire a questo lavoro, comprendendo bene che il risveglio della sua coscienza si accompagnerà a tutti i disagi e a tutte le sofferenze immaginabili.
Ma la coscienza è il solo fuoco che possa far fondere insieme tutte le componenti dell'essere umano, e creare l'unità che l'uomo non possiede nello stato nel quale incomincia a studiare sé stesso.
Il concetto di coscienza non ha nulla in comune con quello di moralità. La coscienza è un fenomeno generale e permanente e non è possibile che in assenza degli ammortizzatori.
Per comprendere tutta la complessità della struttura interiore dell'essere umano occorre parlare degli ammortizzatori. Bisogna rendersi conto che ogni sforzo, oltre ai risultati desiderati, supposto che ve ne siano, produce migliaia di risultati inattesi, sovente indesiderabili. Inoltre, non si deve dimenticare che non cominciate dal principio, con una bella macchina pulita e nuova. Dietro ognuno di voi vi sono anni di vita falsa o stupida. Avete sempre ceduto alle vostre debolezze, avete sempre chiuso gli occhi sui vostri errori, cercando di evitare tutte le verità sgradevoli, mentendo costantemente a voi stessi, giustificandovi, biasimando gli altri, e così di seguito. Tutto ciò non ha potuto che nuocere alla vostra macchina. La macchina è sporca, arrugginita in molti punti e il suo cattivo funzionamento ha fatto sorgere dei dispositivi artificiali; essi vengono detti ammortizzatori.
La causa della loro apparizione è l'esistenza nell'uomo di molteplici contraddizioni; contraddizioni nelle sue opinioni, nei suoi sentimenti, nelle sue simpatie, in ciò che vede, in ciò che fa. Se un uomo dovesse sentire, durante la sua intera vita tutte le contraddizioni che sono in lui, non potrebbe agire né vivere così tranquillamente. Continuamente si produrrebbero degli attriti in lui, e le sue inquietudini non gli darebbero pace. Noi non sappiamo vedere quanto i differenti "io" che compongono la nostra personalità sono contraddittori e ostili gli uni agli altri. Se un uomo potesse sentire tutte queste contraddizioni, si sentirebbe ciò che è realmente. Sentirebbe che pazzo. E non è gradevole per nessuno sentirsi pazzo. In più, un tale pensiero priva l'uomo della fiducia in sé stesso e indebolisce la sua energia, esso lo frustra nel "rispetto di sé stesso". In un modo o in un altro, bisogna dunque che egli controlli questo pensiero o lo bandisca. Egli deve, o distruggere le sue contraddizioni, o cessare di vederle e di sentirle. L'uomo non può distruggere le sue contraddizioni. Ma se gli ammortizzatori si formano in lui, può smettere di sentirle; non sentirà più gli urti che risultano da punti di vista contraddittori, emozioni e parole contraddittorie.
Gli "ammortizzatori" si formano per gradi, lentamente. Un gran numero di essi sono creati artificialmente dall'educazione. Altri devono la loro esistenza all'influenza ipnotica dell'ambiente. L'uomo circondato da persone che parlano, pensano, sentono, vivono tramite i loro ammortizzatori. Imitandoli nelle loro opinioni, nelle loro azioni e nelle loro parole, crea involontariamente in sé stesso degli ammortizzatori analoghi, che gli rendono la vita più facile. Perché è molto duro vivere senza ammortizzatori. Ma essi impediscono ogni possibilità di sviluppo interiore, sono fatti per smorzare i colpi, ma i colpi, e solo i colpi, possono tirar fuori un uomo dallo stato nel quale vive, cioè svegliarlo; Gli ammortizzatori cullano il sonno dell'uomo, gli danno una gradevole e pacifica sensazione che tutto va bene, che le contraddizioni non esistono, e che può dormire in pace. Gli ammortizzatori sono dei dispositivi che permettono all'uomo da avere sempre ragione; essi impediscono di sentire la sua coscienza.
Le possibilità dell'uomo sono immense. Non è possibile neppure farsi un'un'idea di ciò che un uomo è capace di raggiungere. Ma nel sonno nulla può essere raggiunto. Nella coscienza di un uomo addormentato, le sue illusioni, i suoi sogni, si mescolano alla realtà. L'uomo vive in un mondo soggettivo al quale gli è impossibile sfuggire.Ecco perché non può fare uso di tutti i poteri che possiede e vive sempre e soltanto in una piccola parte di se stesso.
È già stato detto che lo studio di sé, dell'osservazione di sé, se condotti in modo corretto, portano l'uomo a rendersi conto che vi è qualcosa di sbagliato, nella sua macchina nelle sue funzioni, nel loro stato ordinario. Egli capisce che, proprio perché è addormentato, vive e lavora solo in una parte di sé, capisce che per la stessa ragione la maggior parte delle sue possibilità restano non realizzate, la maggior parte dei suoi poteri, non utilizzati. Egli sente di non ricavare dalla vita tutto ciò che essa potrebbe dargli, e che la sua incapacità dipende da certi difetti funzionali della sua macchina, del suo apparecchio ricevente. L'idea dello studio di sé acquista ai suoi occhi un significato nuovo. Egli sente che forse non vale neppure la pena di studiarsi così come è ora. Vede ogni funzione nel suo stato attuale, e come potrebbe o dovrebbe diventare. L'osservazione di sé induce l'uomo a riconoscere la necessità di cambiare. Praticandola, egli si rende conto che il solo fatto di osservare sé stesso produce certi cambiamenti nei suoi processi interiori. Comincia a capire che l'osservazione di sé è per lui un mezzo per cambiare, uno strumento di risveglio.
Il Tayoqi è una disciplina che integra sinergicamente il tai ji quan, lo
yoga e il qi gong.
Frutto del lavoro ultra trentennale del maestro
Paolo Bendinelli nel campo delle arti marziali e delle discipline
orientali.
In questo video è ripresa la prima sezione del tayoqi.
Per
maggiori informazioni su questa disciplina potete cliccare
sull'etichetta "tayoqi" per leggere tutti i post dedicati all'argomento.
Il tayoqi fa parte dei percorsi formativi di Anidra Academy per
l'insegnamento e/o il conseguimento della qualifica di operatore
olistico certificato.
(condivido l'esperienza di una mia compagna di ricerca)
Ho voglia di condividere una bella esperienza...
mi sono sentita dire mille volte "sentilo perfetto" e non sono mai riuscita a capire che il vero significato era un altro ho sempre interpretato queste parole come "lui è perfetto"
mi sentivo attaccata, ho sempre pensato che mi venisse addossata la
responsabilità dei vari problemi e che lui venisse scagionato da ogni
responsabilità e mi chiedevo: ma come è possibile che certe cose non si vedano? non sono io, è lui quello sbagliato, non è perfetto..
e mettevo tutta l'attenzione lì, senza spostarmi di mezzo milllimetro
poi
ti ritrovi sola, sei lontana (fortunatamente fisicamente ma non con il
cuore) e questo rende difficile ogni gesto, ogni movimento emotivo..
è come muoversi immersi in una sostanza gelatinosa, a rallentatore. cerchi
di cogliere e osservare il più possibile ma tutto sfugge e ti ritrovi
in una melma soffocante che ti chiude la gola e non riesci più a parlare
le emozioni "negative" prendono il sopravvento e arrivi a distruggerti.. credi
di essere sola e non poter chiedere aiuto a nessuno, tantomeno al
maestro che ti ha sempre puntato il dito difendendo l'altro..
e la mente annaspa con mille punti interrogativi che si autoalimentano e ti annebbiano ma c'è una piccolissima lucina in fondo al tunnel....devi riuscire ad arrivarci! se
vuoi respirare e risolvere almeno qualcosa devi darti da fare, sei
sola e devi sfruttare al massimo ogni occasione, devi far tesoro di quei
pochissimi momenti che hai a disposizione vicino al maestro e pomparli e
gonfiarli e succhiarli fino al midollo
devi riuscire a mettere in pratica VERAMENTE qualcosa di quello che lui ti mostra..
sta dicendo che quando siamo in stato alfa possiamo parlare alla nostra "coscienza" che possiamo progammarci andando a scardinare le convinzioni profonde
perchè non provarci? in fin dei conti ho sempre osservato che le ore
passate in macchina sono quasi magiche; si genera un rilassamento molto
piacevole sono in alfa! e allora datti da fare! ma devo dirmi la cosa giusta! cosa?
...LUI E' PERFETTO... lo ripeto nella mente tante volte mentre guido con un bel teporino in macchina, la luce del mattino e tutto che scorre intorno..
negli ultimi tre mesi sono arrivata ad essere disgustata dal mio compagno
la situazione è precipitata in maniera indescrivibile nessuna interazione di tipo fisico, mentale, emotiva, niente di niente arrivare a voler essere miglia e miglia distanti, provare rabbia rancore verso di lui e non riuscire ad avvicinarsi
nessuna carezza, nessun bacio, nessuna parola carina, solo indifferenza, discussioni, lacrime, rabbia, urla...
..lui
è perfetto...l'eco risuona nella mente, la giornata passa e quando
torni a casa la sera senti dentro che hai voglia di accarezzargli le
mani..
cosa mi sta succedendo? da dove arriva questa cosa? è cambiato qualcosa la percezione di lui è cambiata, non è importante che faccia le cose come devono esser fatte, ma come io lo sento ho voglia di un abbraccio, del SUO abbraccio..
C...O FUNZIONA! allora ti avvicini, gli tocchi la mano e gli rivolgi la parola in maniera delicata lo guardi negli occhi e dentro lo senti perfetto...
Quando la mente è confusa dai pensieri e imbrigliata nelle reattività, veniamo strappati via dal presente, incapaci di vedere la possibilità di apertura che essa possiede naturalmente.
Il suo stato naturale è una consapevolezza aperta, chiara e luminosa, che riflette come uno specchio tutto ciò che riguarda la nostra esperienza. E, come uno specchio, la mente ha la capacità di rimanere indifferente alle immagini che in lei appaiono.
Questa naturale consapevolezza è come uno spazio: i nostri pensieri, sentimenti, e ricordi nascono in questa ampiezza. Abituare le nostre menti alla meditazione porta a risvegliare questa consapevolezza aperta e naturale.
Ma l'intrecciarsi delle nostre abitudini mentali ed emotive, riempie tutto lo spazio. Così quando cerchiamo di vedere con più chiarezza qualche circostanza della nostra vita, spesso la mente finisce per perdersi nella proliferazione di pensieri, interpretazioni, reazioni a interpretazioni, ripensamenti e così via: la riempiamo di concetti che riguardano l'esperienza, ma finiamo con l'essere ancora più confusi. Quando la nostra mente smette di correre all'impazzata e si calma, attraverso la pratica della meditazione, durante un seminario, o semplicemente grazie a una passeggiata in mezzo alla natura, è facile che riusciamo a vedere le cose con più chiarezza, in una nuova prospettiva. Le intuizioni relative ai problemi emergono con più facilità quando la mente esce dal suo stato di confusione.
Questo video riguarda la testimonianza di Giorgio,soggetto a trattamento
psichiatrico, al 2° convegno "Olos ti presento Psiche" promosso da
Anidra Academy con lo scopo di avvicinare il mondo della psicologia e
della psichiatria all'approccio olistico. Il tema di questo secondo
convegno è stato la relazione: relazione di coppia, relazione
terapeutica, relazione con la guida.
Di seguito il testo di Giorgio: TESTO 1
QUELLO CHE HO DENTRO VORREI CANTARLO. STO ASCOLTANDO MUSICHE CANTATE NELLA CAPPELLA DEDICATA A SAN FRANCESCO. NON RIESCO A GODERMELA A FONDO PER IL MIO STATO D'ANIMO.
SONO DISPIACIUTO. MI SENTO EMARGINATO. NON RISCO A CAPIRE COME FARE A COMUNICARE QUELLO CHE HO DENTRO. VORREI CANTARLO MA NON MI VENGONO LE PAROLE NE LA MUSICA. SENTO INADEGUATEZZA, PAURA DELLA MIA STANCHEZZA CHE GLI PSICOFARMACI MI METTONO.
I SIGNORI PSICHIATRI DICONO CHE HO UNA MALATTIA CRONICA . IO NON RITENGO DI AVERE UNA PATOLOGIA MENTALE . IN PASSATO NON HO COMPRESO NEL MODO ADEGUATO LA MIA ENERGIA MENTALE , LA QUALE SI FA CONOSCERE ATTRAVERSO LA MALATTIA . MA E' PROPRIO Lì CHE SI IMPARA A CONOSCERLA. QUESTA COLTIVAZIONE PORTA ALLA VIA MAESTRA.
LA VIA INSEGNATA DA SEMPRE ,CIOE' DAL TEMPO SENZA INIZIO NE FINE, DAI BUDDA,CRISTI E LAO TZU E DA MIRIADE DI MAESTRI GURU, SANTI. MORIRE CONOSCENDO L'IMMORTALITA' è LA VERA LONGEVITA'. SENTO CHE SCRIVERE MI FA BENE. E' UN MODO DI FARE USCIRE, DI ALLEGGERIRSI DALLA COMPRESSIONE INTERIORE .
VOGLIO RACCONTARE DA DOVE HANNO INIZIATO I MIEI GUAI , LA CONOSCENZA DELLA PSICHIATRIA. SONO STATE E ANCORA SONO ESPERIENZE DIFFICILI DOLOROSISSIME. CERCO DI DESCRIVERLE .
SONO INIZIATE NEL MAGGIO DEL 1985 D.C. ALLA MORTE VIOLENTA, IL SUICIDIO DI UN MIO CARISSIMO AMICO, CON CUI CONDIVIDEVO LAVORO E SOGNI DI UNA VITA DI CRESCENTE AMICIZIA ,ANCHE ADESSO CREDO CHE L’ AMORE SIA UN MOVIMENTO CHE TENDE AD ESPANDERSI. SERGIO E ' IL SUO NOME. NON ERA UN TIPO DEFINIBILE DEPRESSO, MA IN DIECI GIORNI E' ANDATO FUORI DI TESTA ,SICURAMENTE STANCO DEL LAVORO E DI TUTTE LE ATTIVITA’ CHE FACEVAMO: CACCIA FUNGHI, SCI. IN PIU' ESSENDO ALLORA GRANDI FUMATORI DI MARIA , LA COLTIVAVAMO. PENSO CHE QUESTA PAURA, CREATA DAL FATTO CHE ERA PROIBITA, ABBIA INFLUITO SUL SUO SISTEMA PSICOFISICO.
DICO QUESTO PERCHE UNA DELLE SUE ULTIME PAURE ERA DI ESSERE SCOPERTO CON LE CONSEGUENZE CHE PER LUI ERANO TROPPE. ANCHE ADESSO NON SCHERZANO,SI PAGA IN TUTTI I SENSI. MA ANCORA PEGGIO, AVEVA PERSO FIDUCIA IN ME E GLI ALTRI AMICI, NON CREDEVA IN NOI.
DOPO CIRCA DIECI GIORNI DAL SUICIDIO, LA SUA ENERGIA, LE SUE PARANOIE, DI COLPO SONO ENTRATE IN ME! MI HANNO LETTERALMENTE PIEGATO LE GINOCCHIA . DOPO DI CHE HO COMINCIATO A CORRERE INSEGUITO DA PAURE SEMPRE PIU’ GRANDI, FINCHè SFINITO DOPO DUE SETTIMANE DI CORSA GIORNO E NOTTE SONO SVENUTO NEL PIAZZALE KENNEDY A GENOVA.
LI ' SONO STATO SOCCORSO DALLA CROCE ROSSA E PORTATO NEL REPARTO PSICHIATRICO DI CHIAVARI.
ERA UNA COSA INSOSTENIBILE MA ANCORA ORA LO E' A MIO GIUDIZIO. SCRIVO ANCORA UNA VOLTA DA INTERNATO. SPERO SIA L'ULTIMA.
TESTO 2
DESCRIVERE PENSO CHE SERVE. VORREI POI PUBBLICARLO, POTREBBE ESSERE ,OLTRE A ME, SOLLIEVO,UTILE A QUALCUNO. PUBBLICARE OLTRE ALLE ESPERIENZE PSICHIATRICHE ,DI ALTRETTANTA INTENSITA' SONO STATE E TUTTORA SONO LE ESPERIENZE MISTICHE .
TRA LA FOLLIA E IL MISTICO C'E' UNA SOLA MA FONDAMENTALE DIVERSITA' : IL MISTICO RIESCE A COMPRENDERE LA PARTE FOLLE. QUI RICHIAMO TUTTA L'ATTENZIONE DI CHI ASCOLTA PERCHE' LA PARTE FOLLE E’ SI COMODA E SCALTRA, SE GLI RIESCE E SPESSO LO FA’, SI INCARNA IN MOLTE MASCHERE
RITORNANDO AL TRAGICO FATTO HO FATTO 54 GIORNI DI RICOVERO, DEVO DIRE CHE SE NON CI FOSSE STATO UN POSTO DA RINCHIUDERMI IO AVREI LASCIATO IL FISICO. LA SENSAZIONE ERA DI ARDERE E SENZA IL LAVORO FATTO IN SEGUITO CON LO YOGA, PREGHIERA, MANTRA E QUI CONG NON SAPREI CHE INCARNAZIONE MI SAREBBE AVVENUTA!
GIA' QUESTO NON SAPERE MI FA DIRE CHE TUTTO E' PERFETTO QUELLO CHE ACCADE. QUINDI ANCHE QUESTO MIO TRAVAGLIATO E SCRIVERE, ANCHE DELLA POCA UMANITA' E PASSIONE.
IN ITALIA CON TUTTA LA RICCHEZZA AMBIENTALE STORICA ED ARTISTICA .
SONO STORDITO DALLO PSICOFARMACO. AL MINIMO SFORZO HO MALE ALLA MUSCOLATURA. ALL'INDOMANI SONO UNO STRACCIO. TI SENTI ANCHE STUPIDO.
DOVREBBERO INTEGRARE CON FORME ARTISTICHE PER SVILUPPARE L' ESTREMA SENSIBILITA'. VITA VIVA NUOVA IN UNO STATO EMBRIONALE. DANZA MUSICA TEATRO SCRITTURA DISEGNO TERAPIA, UNA NUOVA EDUCAZIONE DELLA MENTE , LA QUALE NON TROVANDOSI A PROPRIO AGIO NELL'AMBIENTE DEVE TROVARE ALTRE FORME DI ESPRESSIONE .
SPERIAMO SUCCEDA COSì . E' DIVENTATA PER ME UN OSSESSIONE CERCARE IL MIGLIORARE LE SITUAZIONI .
A MIO PARERE POTREBBE ESSERE UN LAVORO, DELICATO, DEDICATO, PROFICUO, SODDISFACENTE . COLLEGAMENTO COL MONDO ESTERNO, MOSTRANDO I LIMITI PER VIA FARMACOLOGICA .SO CHE ESISTONO ALTRE REALTA' ALL'INTERNO DEL A.S.L. NAZIONALE.
E' MIO BISOGNO QUINDI CERCARLE GRAZIE A L'AIUTO DELL' ACCADEMIA ANIDRA.
TESTO 3
QUESTO MIO SCRIVERE SENTO CHE E' UNA FORMA DI TERAPIA, MA SOPRATUTTO VOGLIO CHIARIRE IL MIO AMORE PER LA VITA. LIBERTA', COMPRENSIONE, CONSAPEVOLEZZA .
SE UNO DI QUESTI CONCETTI MANCA NON SI PUO' CHIAMARE AMORE . CREDO CHE QUELLA CHE DEFINIAMO ENERGIA PSICHICA SIA LA STESSA CHE GOVERNA LE GALASSIE. NOI SIAMO PARTICELLE DEL TUTTO. DICEVO CHE SE VIENE A MANCARE UN CONCETTO DI CUI PRIMA HO SCRITTO MANCA L’EQUILIBRIO.
QUI MI RIFACCIO AL SIMBOLO DEL TAO. QUESTO SIMBOLO MI RICORDA CHE L'EQUILIBRIO E' INSTABILE PER SUA STESSA NATURA!
SERVE UN CONTINUO LAVORO INTERIORE UN ALLENAMENTO CONTINUO H.24 SU 24. ANCHE NELLE ORE DI SONNO ANCHE SE A CHI E' ALLA RICERCA DELLA VERITA' IL SONNO VIENE A MANCARE.
GUAI SE I PSICHIATRI LO VENGONO A SAPERE! SE TI IMBOTTISCONO DI PSICOFARMACI LA COSCIENZA SI ADDORMENTA.
LA COSCIENZA E' LA SORGENTE DELL'AMORE, DOVE NON C E' IL CONCETTO DI TEMPO MA VI E' SOLO VITA VIVENTE. E' QUESTO CHE ATTRAVERSO LE MIE ESPERIENZE E SENTO IL BISOGNO DI TRASMETTERE.
POI LE COSE MI ARRIVANO SEGUENDO IL LORO RITMO, PER ESEMPIO SMUOVENDO LA TERRA DEL'ORTO. NON HO RACCONTATO CHE LE MIE RADICI SONO CONTADINE. CACCIATORE E RACCOGLITORE QUESTO MIO ESSERE. LO TROVO IMPORTANTE PER LE ESPERIENZE PSICHICHE CHE HO DOVUTO AFFRONTARE AMO E COMPRENDO LA MADRE TERRA. HO SEMPRE PENSATO CHE CHI E' RIMASTO LEGATO ALLA MADRE , HA RISPETTO E ASCOLTO E SENTE COME VUOLE ESSERE TRATTATA E COSì ESSA E' PIENA DI FRUTTI PER TUTTI.
QUESTO MIO MODO DI ESSERE E DI SENTIRE E' IN CONTRASTO CON LA SOCIETA' E SQUILIBRIO PORTA SOFFERENZA.